Tra gli antipsicotici cosiddetti "di terza generazione", dotati di agonismo parziale sui recettori D 2 , cariprazina è in particolare contraddistinta da agonismo parziale D 3 /D 2 con affinità particolarmente elevata per i recettori D 3 , oltre che da un'azione di antagonismo 5HT2B e 5TH2A e agonismo parziale 5TH1A. L'insieme di queste attività recettoriali conferisce a cariprazina un profilo di azione sia sui sintomi positivi sia su quelli negativi, offrendo nuove opportunità di trattamento per disturbi dello spettro schizofrenico. In particolare, cariprazina potrebbe rappresentare una valida alternativa per pazienti che presentano sintomi negativi e cognitivi prominenti e che presentano una risposta sub-ottimale ad altre molecole antipsicotiche. L'obiettivo di questa rassegna è quello di presentare alcuni casi clinici in cui la risposta parziale o sub-ottimale a un precedente trattamento antipsicotico ha suggerito l'opportunità di uno switch a cariprazina, nonché di illustrare le modalità e l'esito dello switch. La discussione dei casi clinici vuole fornire alcune informazioni utili per l'utilizzo di cariprazina nella pratica clinica quotidiana.